CSI - Centro Sportivo Italiano - Comitato di Reggio Emilia

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Ufficiale: il Torneo della Montagna è rinviato al 2021

La sofferta decisione è stata presa dal Consiglio Provinciale e dal direttore tecnico Codazzi

 

Il Coronavirus spazza via anche il Torneo della Montagna, almeno per quest'anno. L’edizione 2020, che è stata quindi ufficialmente cancellata e rinviata al 2021, avrebbe preso il via il prossimo 6-7 giugno per concludersi sabato 25 luglio e proprio la data di chiusura sarebbe stata una delle varie novità di questa edizione.

“Il Torneo della Montagna, da sempre fiore all’occhiello del Centro Sportivo di Reggio Emilia, rientra nelle attività di questa stagione agonistica e pertanto, come gli altri campionati, anch’esso è stato sospeso - ci spiega il direttore tecnico del Csi Giovanni Codazzi - Nelle ultime due settimane ho contattato via mail le varie società per ascoltare le opinioni dei dirigenti e verificare le possibili soluzioni, ma di fatto, almeno per quest’anno, con tutta la nostra buona volontà, non ne abbiamo trovate. Gli stessi gruppi sportivi sono ben consapevoli della cosa e hanno dato la loro disponibilità a spostare il Torneo della Montagna dall’edizione 2020 all’edizione 2021”.

 

Non sarà stata una decisione facile da prendere né per voi né per i dirigenti che aspettano con ansia proprio i mesi di giugno e luglio, per tuffarsi in un torneo che è molto di più di una semplice competizione sportiva…

“Esatto. Ci siamo detti tante volte che il Montagna non è un semplice torneo di calcio, ma un evento ben più ampio, che va a toccare vari aspetti e varie realtà del nostro Appennino: dalle Pro Loco ai giovani, dal turismo, alla preparazione delle gare e dei campi, dalle coreografie dei tifosi all’allestimento di banchetti di gnocco fritto e quant’altro per fare festa del calcio locale. Una partita di una o dell’altra squadra muove interi paesi e ipotizzare un Torneo della Montagna diverso da tutto questo è fuori da ogni logica per la natura stessa del torneo. Inoltre, ormai non ci sarebbero neppure i tempi tecnici, ma se anche ci fossero, per com’è la situazione attuale a causa della pandemia da Coronavirus, proporlo quest’estate risulterebbe impossibile”.

 

Quindi è ufficiale: il Montagna 2020 non ci sarà e verrà rinviato al 2021?

“Sì, sì, la decisione è ufficiale. L’ho ribadito anche ieri sera nel mio intervento in diretta su Facebook e Youtube ai nostri associati e a tutti coloro che si sono collegati a ‘Csi live’”.

 

Se la pandemia dovesse concederci tregua, credi che possiate organizzare qualcosa, magari tra luglio e agosto?

“E’ decisamente presto per dirlo, ma credo sia possibile: sto pensando a un torneo di calcio a 7, di pallavolo o di basket, tanto per ricominciare a muoverci un po’, ma per ora è soltanto una timida idea che non può essere confermata dai fatti. Anzi, allo stato attuale delle cose anche questa ipotesi la ritengo difficile da realizzare; comunque, lo scopriremo strada facendo”.

 

D’altro canto nessuno avrebbe potuto prevedere una situazione di questo tipo, quindi…

“Certamente, non si è mai verificato un fatto simile, almeno nell’ultimo mezzo secolo di vita del Montagna, ma anche prima il torneo era stato fermato solo un paio di volte per causa di forza maggiore. Quest’anno sarà di nuovo così: non siamo però noi a poter decidere se giocare o meno, ma norme a livello nazionale e un’oggettiva situazione che esula da ogni nostro controllo”.

 

Anche i campionati dilettantistici della Figc, pur non essendo ancora ufficialmente sospesi, stanno per subire il medesimo destino…

“Ovviamente e anche questo è un elemento che ci impedisce di mandare avanti il torneo 2020: al di là di tutto, com’è possibile far scendere in campo, in gare agonisticamente combattute come quelle del Montagna, dei giocatori che sono fermi da due mesi? Per poter giocare con intensità occorre allenarsi per almeno uno o due mesi, sia per i grandi che per i piccoli, allo scopo di evitare infortuni che potrebbero compromettere la prossima stagione di molti atleti. Insomma, non c’è nulla da fare”.

 

Quanto perderà l’Appennino reggiano in termini di indotto?

“Non so quantificarlo, ma senz’altro molto. Il Torneo della Montagna  contribuisce a tenere vivo il nostro amato Appennino e tale situazione va a sommarsi ad altri disagi che i vari paesi stanno già vivendo attualmente in termini di spostamenti e di lavoro”.

 

Sai già quante squadre si sarebbero iscritte?

“Saremmo arrivati a 15 come l’anno scorso: dalle prime riunioni ce n’erano già 12-13 e quand’è così alla fine se ne aggiungono sempre alcune, quindi 15-16 formazioni le avremmo raggiunte. L’entusiasmo era già tanto, ma di fronte all’evidenza... Sarà per l’anno prossimo".