CSI - Centro Sportivo Italiano - Comitato di Reggio Emilia

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Webinar sulla ripartenza: il resoconto

Il 6 aprile si ricomincia, ma solo per chi lo desidera.

Il CSI torna in campo dal 6 aprile coi campionati, già possibili, invece, gli allenamenti per le categorie di preminente interesse nazionale, ma sempre nel rispetto dei protocolli sanitari e delle altre normative vigenti. Per sostenere la ripartenza il CSI al livello Nazionale ha investito 2 milioni di euro diminuendo i costi delle affiliazioni e tesseramenti fino al 31 dicembre 2021: le società riceveranno infatti un contributo di 70 euro e un’ulteriore riduzione di 2,40 per i tesserati under 16 e di 2,80 per quelli con più di 16 anni.

A comunicarlo è stato lo stesso Alessandro Munarini, presidente del Csi, che ieri sera ha introdotto il webinar “How to restart?”, visualizzato sulla piattaforma Zoom da centinaia di persone che, dopo l’intervento del direttore tecnico Giovanni Codazzi e del responsabile amministrativo Daniele Franzoni, hanno sottoposto ai relatori oltre 80 domande.

“Il CSI vuole ripartire perché non facendolo verrebbe meno alla sua stessa natura, ossia l’attenzione alla persona - spiega il presidente Alessandro Munarini - I giovani ce lo ricordano nei recenti fatti di cronaca: lo sport è determinate per potersi ritrovare e noi abbiamo bisogno di dare una risposta a tutto questo”.

“La ripartenza non è un obbligo per nessuno, ma un’opportunità che il CONI ci ha concesso e che noi offriamo alle nostre società - sottolinea Giovanni Codazzi - Chi ha voglia di fare qualcosa col CSI avrà la possibilità di farlo, chi non se la sentirà potrà ripartire da settembre, pandemia permettendo. L’idea di base - prosegue il direttore tecnico - era quella di iniziare il 22 marzo, ma abbiamo ritenuto fosse troppo presto, quindi lo faremo il 6 aprile con i campionati, che andranno avanti fino a fine giugno”.

 

Chi può ricominciare e perché

Possono partire le categorie di livello agonistico di preminente interesse nazionale, affiliate al Csi e iscritte alle attività previste dal “Portale campionati”, nel pieno rispetto dei protocolli sanitari emanati nel settembre 2020. Potranno giocare solo coloro che sono in possesso della visita medico-agonistica che, per il calcio a 5 a 7 e a 11 potrà essere effettuata da chi ha compiuto o compirà 12 anni in questo anno sportivo; per il basket vale invece l’11° anno di età e il 10° per la pallavolo, compiuti invece in questo 2021. In pratica, nel calcio non ripartiranno i 2010, ma potranno ripartire gli atleti nati dal 2009 (e negli anni precedenti) se compiranno il 12° anno entro il 30 giugno 2021; nel basket fermi i 2011 e 2012, mentre potranno giocare i 2010 e i più grandi, così come nel volley, con esclusione dei 2012 e inclusione invece dei 2011 che faranno gli anni in questo 2021.

Ripartiranno solo le categorie di “preminente interesse nazionale”, ossia tutti i campionati nazionali che rappresentano l’attività ufficiale del Csi.

 

Quali campionati ripartiranno

Nel calcio a 11 ricominceranno gli Under 14, quindi la categoria Ragazzi, poi Allievi, Juniores e Open, ossia gli amatori. Via libera ad Allieve e Open anche nel calcio a 7 e nel calcio a 5, con maschile e femminile.

Nel volley ricominceranno gli Under 12 e 13, i Ragazzi under 14, poi Allievi, Juniores, Top Junior, Open femminile, misto e maschile.

Nel basket via agli Under 12, poi Ragazzi, Allievi, Juniores e Open.

 

Allenamenti e spogliatoi

Possono ricominciare ad allenarsi solo le squadre iscritte ai campionati di preminente interesse nazionale. Gli allenamenti dovranno essere a porte chiuse, nel rispetto dei protocolli CSI (sanificazione degli ambienti, presenza di un operatore di accoglienza, controllo della temperatura e autocertificazione singola o cumulativa, scaricabile dal sito www.csire.it).

Sarà finalmente possibile utilizzare gli spogliatoi (sempre nel rispetto dei vigenti protocolli sanitari) sia per gli allenamenti che per le gare, nel rispetto della Faq n° 8 del Dipartimento dello sport della Presidenza del Consiglio. Quando le squadre giocheranno in trasferta dovranno consegnare l’autocertificazione che la società ospitante dovrà conservare per 14 giorni (e viceversa).

A livello di orari, le normative prevedono sia consentito rientrare oltre le 22 per comprovate esigenze di lavoro, ma nel contempo assimila gli allenamenti e le partite per campionati di interesse nazionale ad esigenze di lavoro, quindi se un allenamento o una partita termina oltre le 22 si può tornare a casa, basta presentare l’autocertificazione in caso di controllo.

 

“Return to play” per gli atleti ex-Covid positivi

Coloro che hanno il certificato di idoneità agonistica valida, ma sono stati colpiti dal covid, dopo 30 giorni dalla negativizzazione possono richiedere il “Return to play”, ovvero una rivalutazione clinica, alla stessa struttura che ha precedentemente rilasciato loro l’idoneità agonistica.

 

Solo allenatori qualificati

Potranno guidare squadra iscritte a campionati di interesse nazionali solo allenatori o istruttori con qualifica in corso di validità, non solo quelle rilasciate dal Csi, ma anche patentini delle rispettive federazioni sportive (che andranno convertiti). In campo dovrà esserci sempre anche un operatore BLSD in grado di utilizzare un defibrillatore. Per qualunque dubbio inviare mail ad assitenza@csire.it o a direzionetecnica@csire.it.

 

La maggioranza delle società vuole ricominciare

Come ha specificato Giovanni Codazzi, la ripresa dell’attività è una possibilità e non un obbligo. Da un sondaggio interno realizzato dal CSI per capire le esigenze delle famiglie e dei gruppi sportivi, il 60% delle società affiliate al comitato reggiano desiderano ricominciare, ma il 40% vuole rimanere fermo fino al termine della stagione. Insomma, la possibilità di ripartire c’è e il 6 aprile è davvero dietro l’angolo.